Il culto per questo giovane martire dovette giungere - come detto - ad opera degli slavi (che ne possedevano delle reliquie) o degli stessi normanni, come è da presumere dal momento che molte storie di miracoli attribuiti all’intercessione di san Vito riguardano membri della famiglia degli Altavilla (quella cui apparteneva il fondatore della città).
Certamente non è un culto isolato: san Vito martire è patrono di diverse città italiane (tra cui Recanati, patria di Giacomo Leopardi) ed europee (Praga e Fiume solo per citarne alcune) e in Italia ben undici comuni ne portano il nome. Il Santo è stato sempre invocato contro i morsi degli animali, in particolar modo contro i morsi della tarantola: il celebre ballo di San Vito nasce proprio da questo culto.

Pro Loco San Vito dei Normanni “Porta del Salento”

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Pro Loco di San Vito dei Normanni

Porta del Salento

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SAN VITO DEI NORMANNI

Terra di pace

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San Vito dei Normanni è terra di pace, di accoglienza e fraternità: lo dimostrano le iniziative programmate in ricordo di un illustre figlio di questa terra quale è Lanza del Vasto, i gemellaggi con comuni italiani ed europei e le scelte operate da singoli e privati in occasione di emergenze umanitarie e naturali (su tutte si ricordino l’aiuto offerto anche dai sanvitesi in occasione dello sbarco degli albanesi nel 1991 e il sostegno offerto al terremotato comune abruzzese di Barete nel 2009, nel segno della devozione verso lo stesso Patrono).

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San Vito dei Normanni - come si diceva - è terra di pace nel vivissimo ricordo di Lanza del Vasto, filosofo, saggista, scrittore, poeta, pittore, scultore e musicista, nato a nella tenuta sanvitese di Specchia di Mare il 29 settembre 1901.
Quest’uomo poliedrico viaggiò per l'Europa, l'India e la Terra Santa incarnando prima e predicando poi la dottrina della non-violenza, diffusa negli stessi anni da Gandhi, ma riformulata in termini cristiani. Fu nel 1937, proprio durante un viaggio in India, che Lanza del Vasto conobbe Gandhi: il Mahatma lo chiamò Shantidas, che significa servitore della pace. Tra le numerose iniziative che lo videro protagonista, si ricordino l’istituzione di un ordine patriarcale, non violento, rurale ed ecumenico, l’Arca e l’udienza in Vaticano con san Giovanni Paolo II nel 1979.
In memoria di questo illustre padre, l’Amministrazione Comunale di San Vito dei Normanni organizza spesso delle iniziative sulla sua figura e sul suo operato coinvolgendo soprattutto le nuove generazioni.
 

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San Vito dei Normanni ha attivato negli ultimi decenni due gemellaggi con i comuni europei, nel segno della pace e della fraternità. Il primo è quello con Salzwedel (nella foto accanto un suo scorcio), cittadina della Sassonia, situata tra Amburgo e Magdeburgo, dalla storia ed economia prevalentemente industriali. Il gemellaggio è stato stretto a cavallo tra il 1994 e il 1995, ma già dal 1990 le due cittadine mossero i primi passi di collaborazione.

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L’altro gemellaggio è quello con in “cugini” francesi: la città è gemellata con Louviers, centro della Normandia a cento chilometri da Parigi. Il legame tra queste due cittadine è ancor più forte se si pensa che è proprio dalla regione di Louviers che avevano origine i normanni, nostro popolo fondatore e di cui la città porta il nome. Questo gemellaggio fu sottoscritto il 5 dicembre del 2005 con lo scopo “di congiungere i nostri sforzi per aiutare nella piena misura dei nostri mezzi il successo di questa impresa necessaria di pace e di prosperità: la fondazione dell'Unità Europea”.

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I toponimi dei comuni gemellati immortalano questi progetti di fraternità: a San Vito dei Normanni esistono via Salzwedel e piazza Louviers, così come a Salzwedel e Louviers è possibile passeggiare rispettivamente per la San Vito dei Normanni Straβe e in Rue San Vito dei Normanni (quest'ultima nella foto accanto).

Il Comune di San Vito dei Normanni, inoltre, ha promosso e fa parte dell’Associazione San Vito Italia, coordinamento nazionale che ha il compito di riunire, nel segno della fraternità, tutti i comuni che venerano san Vito martire come Santo Patrono.
Infine, vanno nella direzione di un senso comunitario le numerose e lodevoli iniziative associative che coinvolgono in attività di volontariato, cultura, sport e salute diversi cittadini sanvitesi. Tra le numerose realtà, vi è anche la nostra Associazione Culturale, dal 1998.